Assegno unico e universale per i figli a carico

L’Assegno Unico e Universale per i figli a carico – AUU, istituito dal decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, costituisce oggi uno degli strumenti principali di sostegno economico alle famiglie con figli, nel quadro delle politiche a favore della genitorialità. La componente “universale” si realizza perché la prestazione è riconosciuta ai nuclei che rispettano i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno previsti, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori, garantendo comunque un importo minimo anche in assenza di ISEE.

L’assegno spetta per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza, e può proseguire fino al compimento dei 21 anni in presenza di specifiche condizioni, quali studio, tirocinio, percorsi di formazione, lavoro con redditi entro le soglie previste o servizio civile universale. Seppur l'Assegno sia riconosciuto dal settimo mese di gravidanza, bisogna comunque attendere la nascita del figlio per poter presentare la domanda. Per i figli con disabilità il diritto è riconosciuto senza limiti di età, con importi e maggiorazioni dedicate.

L’ammontare dell’Assegno Unico varia in funzione dell’ISEE, dell’età e del numero dei figli, con maggiorazioni per nuclei numerosi, per la presenza di figli con disabilità, per le madri con meno di 21 anni e per altre situazioni tutelate dalla normativa, tra cui il caso di entrambi i genitori lavoratori. Con l’introduzione dell’AUU, diverse prestazioni precedenti sono state riordinate o sostituite, concentrando in un unico strumento più semplice e trasparente gli interventi a sostegno dei figli, nella prospettiva di valorizzare la genitorialità come risorsa fondamentale per lo sviluppo sociale.